È diminuita la socialità anche in Italia?
Dal 2001 gli italiani hanno più che dimezzato gli incontri quotidiani con gli amici
Negli Stati Uniti da ormai un po' di tempo si discute della riduzione della socialità. Si incontrano meno gli amici e con loro si passa meno tempo. Ma anche in Italia sta succedendo?
Istat annualmente fa un'indagine sulla vita quotidiana degli italiani e tra le cose che vengono chieste c'è anche quanto spesso si incontrano gli amici nel tempo libero. Nel 2023 è stato l’11,2 per cento delle persone sopra i 6 anni ad aver incontrato gli amici tutti i giorni, mentre nel 2001 era il 25,6 per cento.
Si potrebbe pensare che c'entra il periodo post-pandemia, ma in realtà è una tendenza di lungo periodo con un continuo calo negli oltre vent’anni anni considerati. Dopo il raggiungimento di un massimo del 26,2 per cento nel 2003, si è infatti scesi sotto il 20 per cento già nel 2013 e poi sotto il 15 per cento nel 2019. C'è stato poi ovviamente uno strappo al ribasso nei tre anni pandemici e nel 2023 si è arrivati all'11,2 per cento. Non abbiamo ancora il dato del 2024 che dovrebbe uscire nei prossimi mesi.
In questi vent'anni c'è stato un aumento di chi incontra gli amici solo qualche volta al mese, dato che è passato dal 14,1 per cento del 2001 al 21 per cento del 2023 e tra chi invece li incontra qualche volta l'anno, indicatore cresciuto dal 6,7 all'11,8 per cento. Chi invece non ha amici o non li incontra mai è passato dal 5,5 all'8,1 per cento.
Ma in quali gruppi d'età si concentra questo calo di socialità? In tutti in realtà. Un passaggio dal 25,6 per cento all'11,2 per cento di incontri quotidiani con gli amici corrisponde a un calo del 56 per cento (o 14,4 punti percentuali). Tutte le fasce anagrafiche hanno avuto un calo abbastanza simile con un minimo del 43 per cento in meno per i 18-19 anni a un massimo del 69 per cento tra i 55-59enni.
Bambini e ragazzi però incontrano molto di più gli amici degli adulti o degli anziani. Se guardiamo alla semplice differenza tra 2023 e 2001, vediamo che il calo maggiore è in queste fasce. Tra i 6 e i 10 anni ad esempio si è passati dal 62 al 27 per cento, tra gli 11 e i 14 dal 58 al 28 per cento, tra i 15 e i 17 anni dal 68 al 30 per cento, tra i 18 e i 19 anni dal 61 al 35 per cento e tra i 20 e i 24 anni dal 49 al 23 per cento.
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