Italia: trent’anni di redditi fermi
Dal 1992 al 2022 i redditi italiani sono cresciuti solo del 4 per cento in termini reali, l'eccezione tra i paesi occidentali
In 30 anni i redditi italiani non sono sostanzialmente cresciuti, mentre in tutti gli altri paesi aumentavano. A dimostrare (ancora una volta) l’eccezionalità negativa dell’Italia sono i dati del Luxembourg Income Study rivisti da Our World in Data.
L’analisi di Our World in Data sui dati LIS si basa sui redditi netti mediani espressi in dollari internazionali del 2017, una valuta teorica che permette di confrontare il reale potere d'acquisto dei redditi tenendo conto sia dell'inflazione nel tempo sia delle differenze nel costo della vita tra paesi diversi. In altre parole, un dollaro internazionale in Italia permette di avere gli stessi beni e servizi di un dollaro internazionale in Svizzera.
Fatta questa premessa, nel 1992 i reddito mediano italiano netto era pari a 19,4 mila dollari, mentre nel 2022 a 20,2 mila dollari. In trent’anni è cresciuto quindi in termini reali del 4 per cento, il peggior aumento tra i paesi occidentali per cui abbiamo i dati. Tra i molti motivi abbiamo la non crescita dell’economia, bassi livello di istruzione, imposte alte e bassa produttività
Nello stesso periodo la Spagna ha registrato un aumento del 57 per cento passando da 16,5 mila dollari a 25,9 mila dollari. Se trent’anni fa in Spagna il reddito mediano era circa l’85 per cento di quello italiano, ora è il 128 per cento.
La Francia ha registrato una crescita del 28 per cento passando da 21,8 mila a 27,9 mila, la Germania da 26,5 mila a 33,1 mila dollari. Una crescita simile c’è stata anche in Danimarca che è passata da 25 mila a 31,1 mila dollari (+25 per cento) e negli Stati Uniti passati da 30,3 mila a 38,4 mila (+27 per cento).
Una crescita più contenuta l’ha avuta la Svizzera che è passata da 33,4 mila dollari a 38 mila con il 14 per cento di aumento, mentre Irlanda e Polonia hanno raddoppiato i propri redditi. In Polonia sono passati da 9.500 dollari a 18,5 mila dollari (+95 per cento), mentre in Irlanda da 15,3 mila a 32,5 mila (+112 per cento).
Tra i paesi considerati, se trent’anni fa il reddito mediano netto italiano era davanti a Regno Unito, Spagna, Irlanda e Polonia e molto vicino a Francia, ora è davanti per poco solo a quello della Polonia e distante da tutti gli altri.
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