Chi paga davvero le tasse sul reddito
A fronte di un reddito medio lordo di 23.500 euro, le imposte sono state 4.700 euro. Ma un quinto dei contribuenti non paga quasi niente.
Questa settimana il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha rilasciato i dati sulle dichiarazioni dei redditi fatte nel 2024 e relative al 2023. Questi dati, che vengono rilasciati ogni anno, ci permettono di capire la distribuzione del reddito dichiarato e chi assorbe il peso delle imposte.
Un’analisi generale dei dati la potete trovare in un mio articolo su Pagella Politica, mentre qui ci focalizzeremo sulle imposte sul reddito e su quanto pesano.
Nel 2024 sono state 42,6 milioni le persone a presentare una dichiarazione dei redditi. Ad avere un reddito imponibile sono stati 40,4 milioni di contribuenti che hanno dichiarato in media 23.950 euro. Non è possibile calcolare con precisione la mediana, ma si aggira sui 21.000 euro. Le imposte totali lorde erano pari a 264 miliardi, ma dopo le detrazioni e deduzioni sono scese a 190 miliardi di euro.
Quando parliamo di reddito imponibile intendiamo quello su cui si calcolano le tasse. Per un dipendente non si tratta della RAL (retribuzione annua lorda) contrattata con il datore di lavoro che invece comprende anche i contributi Inps. Per chi ha una partita Iva si tratta del reddito al netto dei costi (nel caso del forfettario, i costi sono considerati in percentuale in base al codice Ateco utilizzato).
Ma quanto pesano effettivamente le imposte sul reddito medio? In media1 nel 2024 sono state pagate 4.700 euro di imposte nette a contribuente (con un reddito imponibile), circa il 19 per cento dell’imponibile.
Ma guardando alle classi di reddito, si vede che il 71 per cento dei contribuenti dichiara meno di 30 mila euro lordi pagando in media 1.550 euro di imposte, l’11 per cento del reddito lordo. Più di un quinto degli italiani avendo un reddito inferiore ai 10 mila euro non paga sostanzialmente nessuna imposta.
Nel peso dell’imposta sul reddito si registra un salto quando si passa dalla fascia dei 20-30 mila a quella dei 30-40 mila, con le imposte che in media passano dal valere il 14 per cento al 19 per cento del reddito quasi raddoppiando in valore assoluto.
Tra i 40 e i 50 mila euro c’è un 5,2 per cento di persone che in media pagano 9.840 euro a testa, pari al 24 per cento del proprio reddito. L’imposta media supera il 30 per cento del reddito imponibile quando questo sale sopra gli 80 mila euro arrivando a pesare quasi 24 mila euro per persona. Infine, chi guadagna più di 120 mila euro paga in media 77 mila euro di imposte, pari al 37 per cento del reddito.
Bisogna comunque considerare che oltre alle imposte sul reddito si pagano anche i contributi che pesano circa il 30 per cento. Nel caso di un dipendente è il 9 per cento del reddito lordo trattenuto dalla busta paga più il 24 per cento a carico dell’azienda. Questo fa sì che a una persona che in Italia guadagna uno stipendio medio resti di netto circa il 55 per cento del costo totale aziendale. Rispetto agli altri grandi paesi europei, le differenze tra costo aziendale e netto è particolarmente importante per i redditi medio-alti (per gli standard dei vari paesi). Una persona con uno stipendio del 67 per cento superiore alla media, in Italia guadagna l’11 per cento in meno che in Spagna nonostante costi all’azienda il 7 per cento in più.
Hai domande o suggerimenti? Puoi scrivermi a [email protected], su Twitter/X o su Bluesky