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Il modello italiano della non-crescita

Il Pil italiano è ancora ai livelli pre-crisi del 2008

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mar 13, 2025
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Nel 2024 il prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia è cresciuto in termini reali dello 0,7 per cento, mentre la media dell’Unione Europea è stata dell’1 per cento. La Francia ha registrato una crescita dell’1,2 per cento, la Spagna del 3,2 per cento, mentre la Germania una riduzione dello 0,2 per cento.

La bassa crescita dell’Italia non è un’eccezione. Se confrontiamo la crescita reale dei paesi europei negli ultimi vent’anni, vediamo infatti che l’Italia è il paese cresciuto di meno e che fa meglio solo della Grecia che ha invece registrato un calo del Pil.

Tra 2004 e 2024 l’Unione Europea in media è cresciuta del 29 per cento e l’area euro del 25 per cento, mentre l’Italia solo del 5 per cento. Nessun altro paese oltre a Italia e Grecia ha avuto una crescita inferiore alla doppia cifra. La Finlandia, il terzo peggior paese, è cresciuta del 16 per cento, oltre tre volte il nostro dato. Ma Polonia, Irlanda e Malta hanno più che raddoppiato il proprio Pil in questi vent’anni.

Tra i grandi paesi europei, la Germania e la Francia hanno avuto una crescita del 25 per cento e la Spagna del 29 per cento. La Danimarca e i Paesi Bassi hanno registrato un aumento del Pil del 37 per cento, Belgio e Norvegia del 34 per cento, l’Austria del 27 per cento e il Portogallo del 20 per cento.

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Il Pil dell’Italia è sostanzialmente ancora ai livelli pre-crisi del 2008. Nel 2024 infatti, in termini reali, vale solo l’1 per cento in più del livello del 2007, dopo che l’anno scorso finalmente era riuscito a tornare a quel livello dopo anni sotto. Ma nel frattempo la Spagna è cresciuta del 15 per cento, Francia e Germania del 16 per cento e l’Unione Europea del 19 per cento.

Dopo la crisi del 2008, Francia e Germania già nel 2011 avevano recuperato il calo e la Spagna è riuscita a recuperare nel 2016. Il Pil italiano è invece ancora quello di diciassette anni fa.


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